Grotta del Proteo

Descrizione:
Il sito è costituito da una grotta carsica che ha la seguente localizzazione: E 13°30'20", N 45°52'26"; le altezze variano tra i 27 ed i 35 m. L'accesso alla grotta è posto al di sotto di abitazioni civili.Invertebrati: Specie da segnalare sono: Trocheta bykowskii cfr. krasense Sket, 1968 (Hirudinea); Pseudocandona sp. (Ostracoda); Acanthocyclops viridis (Jurine, 1820), Diacyclops antrincola Kiefer, 1967, Eucyclops serrulatus (Fisher, 1851), Paracyclops fimbriatus (Fisher, 1853) (Cyclopoida); Alpioniscus (Illyrionethes) strasseri (Verhoeff, 1927) (Isopoda) (Paoletti, 1977); Niphargus orcinus Joseph, 1869, Niphargus steueri Schellenberg, 1935 (Amphipoda); Troglocaris sp. gr. anophthalmus (Decapoda); Nesticus eremita Simon, 1879, Diplocephalus connectens Kulczynski, 1894, Lepthyphantes pallidus (O. Pickard-Cambridge, 1871) (Araneae); Troglophilus neglectus Krauss, 1878 (Orthoptera); Trechus fairmairei Pandellé, 1867, Orotrechus muellerianus (Schatzmayr, 1907) (Coleoptera Carabidae); Bathysciotes khevenhuelleri tergestinus G.Müller, 1922 Coleoptera Cholevidae). La grotta costituisce una comoda finestra aperta sull'habitat di Proteus anguinus anguinus, l'unico vertebrato veramente stigobio della fauna europea (Dolce & Pichl, 1982). Nella cavità è piuttosto facile osservare numerosi esemplari di età e taglia diversa che frequentano alcune olle carsiche di profondità, poste alla fine di un sistema di pozzi e cunicoli abbastanza facili da percorrere. Fortunatamente l'accesso a queste cavità sotterranee è privato, e ciò limita naturalmente il flusso di visitatori.La popolazione di Proteus anguinus abita una cavità collegata alla falda dell'Isonzo, comunicante con la cantina di una casa ed è minacciata da apporti eutrofizzanti da fondi confinanti. Sarebbe quindi opportuna la chiusura dell'ingresso ovest per impedire l'afflusso diretto di acque superficiali inquinate da allevamento di animali da cortile. (am)