Tracce della presenza romana a Turriaco
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- Categoria principale: Archeologia Romana
- Categoria: Tracce della presenza romana a Turriaco
- Pubblicato: Venerdì, 11 Marzo 2016 11:20
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Il più antico documento che cita Turriaco risale appena al 1267, ma le origini del centro abitato sono certamente più antiche. La prima scoperta di reperti romani, di cui si abbia notizia, risale agli anni Cinquanta ed è relativa alla zona nord-occidentale del paese, tra le località Casoni e Bosean, attualmente attraversata dalla strada provinciale Gorizia - Grado. Durante i lavori di scasso di un terreno vennero alla luce i resti di una zona sepolcrale riferibile al periodo compreso grossomodo tra il I secolo a. C. e il II d. C.: tre urne cinerarie in calcare, intatte, un balsamario in vetro, una lapide iscritta, un probabile bustum, numerosi frammenti fittili pertinenti forse a cinerari di terracotta protetti da tegole. In un altro momento, sempre durante lavori agricoli, a qualche centinaio di metri ad occidente di questi resti, fu rinvenuta un'ara funebre iscritta. Purtroppo è andato tutto disperso, tranne due urne custodite oggi in abitazioni private. Un terzo ritrovamento fu fatto nella zona sud-orientale dell'abitato, durante lavori edilizi: fu rinvenuta un'urna troncoconica in calcare intatta e un mortaio ansato dello stesso materiale, custoditi oggi dai proprietari del fondo.Nella zona del sepolcreto nord-occidentale, lungo l'antica strada che collegava Turriaco con Cassegliano, forse già in età paleocristiana sorse una basilichetta intitolata a San Giovanni Battista, i cui ruderi erano visibili fino agli inizi dell'Ottocento; la chiesa infatti fu distrutta da un'alluvione prima del 1593. Un'adeguata indagine archeologica nel sito darebbe risposta ai numerosi interrogativi in merito. (gbd)
Il più antico documento che cita Turriaco risale appena al 1267, ma le origini del centro abitato sono certamente più antiche. La prima scoperta di reperti romani, di cui si abbia notizia, risale agli anni Cinquanta ed è relativa alla zona nord-occidentale del paese, tra le località Casoni e Bosean, attualmente attraversata dalla strada provinciale Gorizia - Grado. Durante i lavori di scasso di un terreno vennero alla luce i resti di una zona sepolcrale riferibile al periodo compreso grossomodo tra il I secolo a. C. e il II d. C.: tre urne cinerarie in calcare, intatte, un balsamario in vetro, una lapide iscritta, un probabile bustum, numerosi frammenti fittili pertinenti forse a cinerari di terracotta protetti da tegole. In un altro momento, sempre durante lavori agricoli, a qualche centinaio di metri ad occidente di questi resti, fu rinvenuta un'ara funebre iscritta. Purtroppo è andato tutto disperso, tranne due urne custodite oggi in abitazioni private. Un terzo ritrovamento fu fatto nella zona sud-orientale dell'abitato, durante lavori edilizi: fu rinvenuta un'urna troncoconica in calcare intatta e un mortaio ansato dello stesso materiale, custoditi oggi dai proprietari del fondo.Nella zona del sepolcreto nord-occidentale, lungo l'antica strada che collegava Turriaco con Cassegliano, forse già in età paleocristiana sorse una basilichetta intitolata a San Giovanni Battista, i cui ruderi erano visibili fino agli inizi dell'Ottocento; la chiesa infatti fu distrutta da un'alluvione prima del 1593. Un'adeguata indagine archeologica nel sito darebbe risposta ai numerosi interrogativi in merito. (gbd)