Chiesa della Santissima Trinità - Ronchi dei Legionari
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- Categoria principale: Chiese e cappelle votive
- Categoria: Chiesa della Santissima Trinità - Ronchi dei Legionari
- Pubblicato: Mercoledì, 24 Febbraio 2016 09:07
Descrizione:
L'origine dell'edificio è strettamente legata alla presenza nella zona del conte udinese Giuseppe Pianese, che nel 1759 richiede al Patriarca di Aquileia l'autorizzazione a costruire una chiesa presso la sua dimore a Ronchi, vista la distanza dell'allora parrocchiale. Il permesso accordato permette la costruzione della chiesa nel 1762, così come testimoniato dall'iscrizione incisa sulla facciata. Quest'ultima è scandita da due coppie di paraste, poste su alti piedistalli, che sostengono un frontone triangolare. Il portale, sopra il quale è situata una nicchia, è decorato ai lati da volute lievemente aggettanti ed è sormontato da un timpano a cappello di prete. Il tamburo quadrangolare e il campaniletto a vela posto sulla destra del tetto completano l'esterno. L'interno è a pianta quadrangolare coperta da una calotta emisferica, mentre il presbiterio, sopraelevato da due gradini, presenta volta a crociera. L'esistenza di un accesso a est, sopra la sacrestia, in un ambiente raggiungibile dalla dimora vicina, indica probabilmente un desiderio dei conti di assistere alle funzioni religiose accedendo direttamente alla chiesa. Tale passaggio, oggi murato , aveva in passato fatto anche ipotizzare l'utilizzo dell'edificio attiguo come convento. La scelta della bicromia bianco-grigio, l'uso degli archi a tutto sesto, le proporzioni che propongono un modulo fisso con i suoi multipli nelle varie dimensioni, riportano ai concetti dell'armonia rinascimentale e a quelli teorizzati fin dall'antichità da Vitruvio. L'altare settecentesco in marmo di Carrara posto in fondo all'abside presenta un dossale riccamente decorato e contiene la pala con la Santissima Trinità. Sulla parete sinistra è collocata la tela raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Silvestro e Lorenzo da attribuire a Secante Secanti, membro di una famosa famiglia di artisti udinesi, attivi spesso anche in queste zone. (es)
L'origine dell'edificio è strettamente legata alla presenza nella zona del conte udinese Giuseppe Pianese, che nel 1759 richiede al Patriarca di Aquileia l'autorizzazione a costruire una chiesa presso la sua dimore a Ronchi, vista la distanza dell'allora parrocchiale. Il permesso accordato permette la costruzione della chiesa nel 1762, così come testimoniato dall'iscrizione incisa sulla facciata. Quest'ultima è scandita da due coppie di paraste, poste su alti piedistalli, che sostengono un frontone triangolare. Il portale, sopra il quale è situata una nicchia, è decorato ai lati da volute lievemente aggettanti ed è sormontato da un timpano a cappello di prete. Il tamburo quadrangolare e il campaniletto a vela posto sulla destra del tetto completano l'esterno. L'interno è a pianta quadrangolare coperta da una calotta emisferica, mentre il presbiterio, sopraelevato da due gradini, presenta volta a crociera. L'esistenza di un accesso a est, sopra la sacrestia, in un ambiente raggiungibile dalla dimora vicina, indica probabilmente un desiderio dei conti di assistere alle funzioni religiose accedendo direttamente alla chiesa. Tale passaggio, oggi murato , aveva in passato fatto anche ipotizzare l'utilizzo dell'edificio attiguo come convento. La scelta della bicromia bianco-grigio, l'uso degli archi a tutto sesto, le proporzioni che propongono un modulo fisso con i suoi multipli nelle varie dimensioni, riportano ai concetti dell'armonia rinascimentale e a quelli teorizzati fin dall'antichità da Vitruvio. L'altare settecentesco in marmo di Carrara posto in fondo all'abside presenta un dossale riccamente decorato e contiene la pala con la Santissima Trinità. Sulla parete sinistra è collocata la tela raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Silvestro e Lorenzo da attribuire a Secante Secanti, membro di una famosa famiglia di artisti udinesi, attivi spesso anche in queste zone. (es)