Villa De Dottori - Ronchi dei legionari
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- Categoria principale: Ville e giardini
- Categoria: Villa De Dottori - Ronchi dei legionari
- Pubblicato: Mercoledì, 24 Febbraio 2016 09:33
Descrizione:
La casa dominicale che già alla metà del secolo XVIII i de Dottori possedevano nel villaggio di Ronchi era molto diversa dall'attuale palazzo che porta il nome della famiglia. L'area interessata dal complesso, infatti, ancora all'inizio dell'Ottocento ospitava numerosi edifici, e si presentava fra-zionata in differenti proprietà, riconducibili tuttavia agli stessi de Dottori. Attorno alla metà del se-colo, dopo che la proprietà era stata accorpata, vi fu un deciso intervento di riordino, e quello che si presentava come un insieme apparentemente incoerente, divenne la sede di una dinamica azienda. Venne modificato il rapporto tra le fabbriche e i cortili di competenza, alcuni edifici ven-nero rettificati, furono trasformati gli interni e la destinazione d'uso di altri, vennero separate in modo netto le aree residenziali e produttive del complesso.Il palazzo dominicale, allineato lungo la strada che collegava Monfalcone agli altri centri del basso Isontino, assunse i caratteri stilistici che ancora lo distinguono dal fabbricato dei servizi ru-stici. I rilevanti danni subiti negli anni del primo conflitto mondiale hanno profondamente trasfor-mato la disposizione degli spazi interni, ma non l'ordine generale dei fabbricati, che si sviluppano su tre piani.L'ala riservata alla residenza si caratterizza per la composizione simmetrica rispetto l'asse dell'ingresso, con fascia anteriore a bugnato liscio e superficie superiore scandita da lesene piatte alternate a finestre. La presenza di un salone centrale al piano nobile, in corrispondenza dell'atrio passante al pianterreno, è solamente suggerita dalla presenza di un balconcino balaustrato in fac-ciata, impreziosito da due volute simmetriche che raccordano la cimasa alla cornice marcapiano inferiore. Un'androna carrabile, incorniciata da conci quadrangolari, permette l'accesso agli annessi rustici e all'ampia aia, e contribuisce a separare i due corpi del complesso. L'ala destinata alle atti-vità agricole e ai depositi si presenta leggermente arretrata sul fronte stradale e priva di finiture rilevanti, se si eccettuano le cornici lapidee delle finestre e dei due portali ad arco. (ama)
La casa dominicale che già alla metà del secolo XVIII i de Dottori possedevano nel villaggio di Ronchi era molto diversa dall'attuale palazzo che porta il nome della famiglia. L'area interessata dal complesso, infatti, ancora all'inizio dell'Ottocento ospitava numerosi edifici, e si presentava fra-zionata in differenti proprietà, riconducibili tuttavia agli stessi de Dottori. Attorno alla metà del se-colo, dopo che la proprietà era stata accorpata, vi fu un deciso intervento di riordino, e quello che si presentava come un insieme apparentemente incoerente, divenne la sede di una dinamica azienda. Venne modificato il rapporto tra le fabbriche e i cortili di competenza, alcuni edifici ven-nero rettificati, furono trasformati gli interni e la destinazione d'uso di altri, vennero separate in modo netto le aree residenziali e produttive del complesso.Il palazzo dominicale, allineato lungo la strada che collegava Monfalcone agli altri centri del basso Isontino, assunse i caratteri stilistici che ancora lo distinguono dal fabbricato dei servizi ru-stici. I rilevanti danni subiti negli anni del primo conflitto mondiale hanno profondamente trasfor-mato la disposizione degli spazi interni, ma non l'ordine generale dei fabbricati, che si sviluppano su tre piani.L'ala riservata alla residenza si caratterizza per la composizione simmetrica rispetto l'asse dell'ingresso, con fascia anteriore a bugnato liscio e superficie superiore scandita da lesene piatte alternate a finestre. La presenza di un salone centrale al piano nobile, in corrispondenza dell'atrio passante al pianterreno, è solamente suggerita dalla presenza di un balconcino balaustrato in fac-ciata, impreziosito da due volute simmetriche che raccordano la cimasa alla cornice marcapiano inferiore. Un'androna carrabile, incorniciata da conci quadrangolari, permette l'accesso agli annessi rustici e all'ampia aia, e contribuisce a separare i due corpi del complesso. L'ala destinata alle atti-vità agricole e ai depositi si presenta leggermente arretrata sul fronte stradale e priva di finiture rilevanti, se si eccettuano le cornici lapidee delle finestre e dei due portali ad arco. (ama)