Palude di Sablici

Descrizione:
L'area occupata da questa palude è compresa fra le pendici della cima Sablici ed il tratto terminale dell'autostrada Trieste-Venezia. Il sistema idrico del bacino paludoso è stato pesantemente modificato e sono stati scavati alcuni canali di drenaggio. Tale area si pone in continuità con i laghi di Doberdò e Pietrarossa formando un importantissimo e altrettanto delicato sistema di ambienti umidi carsici. Il danno ambientale maggiore è dato dalle modifiche della rete idrologica e dagli accentuati fenomeni di incespugliamento che limitano la presenza di alcune specie di uccelli.L'area paludosa superstite è essenzialmente costituita dal canale di emissione del lago di Pietrarossa, col quale forma quindi un'unità ecologica. Gli ambienti umidi e igrofili che si riscontrano all'interno della zona umida sono di notevole importanza e rappresentano un ottimo ambiente per lo sviluppo di vegetazione boschiva igrofila a carattere illirico "Leucojo-Fraxinetum", di un limitato lembo di carpineto "Ornithogalo-Carpinetum", di associazioni acquatiche "Ranunculo-Sietum erecto-submersi" e anche di cenosi vegetali elofite caratterizzate dalla lisca marittima "Bolboschoenus maritimus" e dal carice palustre "Carex gracilis". La flora è caratterizzata da numerose specie acquatiche ed umide, nonché da forti dealpinismi come l'anemone trifogliato "Anemone trifolia" e l'elleboro profumato "Helleborus odorus".L'area è ornitologicamente importante anche in quanto rappresenta un completamento, sotto il profilo ecologico, della zona umida del lago di Pietrarossa. Vi nidificano alcune coppie di tuffetto "Tachybaptus ruficollis" accanto al tarabusino "Ixobrychus minutus".Importante è il transito accertato del gatto selvatico "Felis silvestri ". (am)