Foci del Timavo

01 Il fiume Timavo
Descrizione:
Il fiume Timavo rappresenta l'esempio classico di idrologia sotterranea nei territori carsici. Si tratta di un fenomeno idrogeologico di rilevanza internazionale: esso infatti nasce in territorio sloveno (grotte di San Canziano, 15 chilometri a nord-est di Trieste) e dopo alcuni chilometri si inabissa, per riaffiorare solamente nel suo tratto terminale nelle polle di risorgiva a San Giovanni al Timavo e dopo poche centinaia di metri sfocia in mare. Il grande interesse che questo corso d'acqua ha suscitato fino dai tempi antichi deriva dal fatto che esso presenta valori notevoli della portata in relazione alla lunghezza del corso e dall'imponenza delle sue sorgenti. Il bacino imbrifero reale del Timavo infatti è ben più ampio di quello apparente e interessa circa 480 Kmq.La zona terminale del fiume è caratterizzata da una flora molto ricca e diversificata grazie alla contemporanea presenza di numerosi habitat. Fra le emergenze ricordiamo le rare eufrasia di Marchesetti "Euphrasia marchesettii" e il senecione palustre "Senecio paludosus". Le particolari condizioni microclimatiche che si vengono ad instaurare nella zona di foce favoriscono la permanenza di una lecceta extrazonale della costiera triestina e le uniche presenze della pseudomacchia a carpinella, associazione di tipo dinarico distribuita lungo le coste della Dalmazia e dell'Istria, che si rileva in alcune doline all'interno della lecceta stessa. Le foci del Timavo sono caratterizzate anche da vegetazione acquatica e ripariale.Sotto il profilo ornitologico il sito è rilevante nonostante le numerose manomissioni cui è stato recentemente sottoposto. Accanto a specie tipiche delle zone umide, si segnala la presenza di entità legate alla macchia mediterranea, come il passero solitario "Monticola solitarius", l'occhiotto "Sylvia melanocephala" e la sterpazzolina "Sylvia cantillans". Nella zona propriamente carsica è numeroso lo zigolo muciatto "Emberiza cia". (am)