Falesie di Duino

01 Duino
Descrizione:
La costa rocciosa a strapiombo sul mare, compresa fra gli abitati di Duino e Sistiana, è costituita da rocce calcaree caratterizzanti l'intera costiera triestina che si sono formate alla fine dell'Era Mesozoica (100-65 milioni di anni fa), per deposito di conchiglie e resti di organismi marini. L'area è caratterizzata da falesie calcaree con relativa inaccessibilità al mare e brevi tratti di macereti calcarei mediterranei, su cui si sviluppa una vegetazione a gariga. Le rupi calcaree della costiera triestina rappresentano il lembo adriatico più settentrionale di ambienti termofili ad impronta mediterranea.
Sulle falesie si viene a creare una situazione ecologica estrema caratterizzata da forte stress idrico e da elevata salinità, causati sia dall'evaporazione marina che bagna le rocce costiere sia dalla forte insolazione. Questo ambiente rappresenta l'habitat ideale per il fiordaliso del Carso "Centaurea kartschiana" e la campanula adriatica "Campanula pyramidalis". La fascia più bassa delle rupi (piano sopralitorale) viene colonizzata dal lichene "Verrucaria symbalana" e da alcune alghe azzurre che conferiscono alla roccia un caratteristico colore scuro.Le particolari condizioni microclimatiche dipendenti dalle rupi calcaree che riflettono il sole, dall'effetto riscaldante del mare e dalla posizione protetta dalle raffiche di bora, favoriscono la permanenza di una vegetazione extrazonale dominata dal leccio "Quercus ilex", una quercia mediterranea sempreverde. Nel sottobosco troviamo elementi caratteristici delle leccete, capaci cioè di sopportare una scarsissima luminosità, come l'ilatro comune "Phillyrea latifolia", la ginestrella comune "Osyris alba", l'edera spinosa "Smilax aspera" e la robbia selvatica "Rubia peregrina".L'avifauna delle coste rocciose è ricca di specie legate alle pareti rocciose ovvero alla macchia mediterranea quali il passero solitario "Monticola solitarius", il rondone maggiore "Apus melba", la taccola "Corvus monedula" e il piccione selvatico "Columba livia". Nidifica dagli anni '90 il corvo imperiale "Corvus corax", e saltuariamente il falco pellegrino "Falco peregrinus". (am)