Descrizione:
Restaurata dopo i danni del terremoto la chiesetta di San Giovanni Battista con la semplice aula rettangolare e il presbiterio quadrato, è di probabile origine secentesca. All'interno infatti, sulla trave lignea posta sopra la mensa marmorea policroma compare una scritta con il nome del cameraro e del pittore che realizzò gli affreschi, ancora visibili, insieme la data 1696. La facciata tripartita da due contrafforti che culminano nella bifora campanaria, si apre sulla porta architravata con ai lati due finestre quadrate e presenta in alto un'apertura circolare. L'interno, con travi a vista, è scandito dall'arco trionfale a tutto sesto impostato su due lesene ioniche. Ai lati troviamo due affreschi mutili che fanno ancora riconoscere la scena dell'Annunciazione, con l'Angelo a sinistra e la Madonna che incrocia le mani sul petto sulla destra. Entrambe le figure si collocano su una finta architettura, scandita da quattro colonne. All'interno del presbiterio compare l'opera del Lanpi (Lampi ?), come testimoniato dalla scritta incisa sul legno, artista conosciuto solo in questo contesto. La volta, molto ricca nel colore e nel panneggiare dei tendaggi sostenuti dagli Angeli, presenta al centro la Trinità. Sulla parete di fondo, in due finte nicchie decorate da volute, si stagliano le due imponenti figure di San Pietro sulla sinistra con il simbolo della chiave, e di San Paolo con la spada a destra. Tra i due Santi è situato un Crocefisso ligneo. Sulla parete sinistra è collocato un affresco staccato di artista popolaresco, la cui provenienza non è nota, raffigurante la Strage degli Innocenti. (es)
Restaurata dopo i danni del terremoto la chiesetta di San Giovanni Battista con la semplice aula rettangolare e il presbiterio quadrato, è di probabile origine secentesca. All'interno infatti, sulla trave lignea posta sopra la mensa marmorea policroma compare una scritta con il nome del cameraro e del pittore che realizzò gli affreschi, ancora visibili, insieme la data 1696. La facciata tripartita da due contrafforti che culminano nella bifora campanaria, si apre sulla porta architravata con ai lati due finestre quadrate e presenta in alto un'apertura circolare. L'interno, con travi a vista, è scandito dall'arco trionfale a tutto sesto impostato su due lesene ioniche. Ai lati troviamo due affreschi mutili che fanno ancora riconoscere la scena dell'Annunciazione, con l'Angelo a sinistra e la Madonna che incrocia le mani sul petto sulla destra. Entrambe le figure si collocano su una finta architettura, scandita da quattro colonne. All'interno del presbiterio compare l'opera del Lanpi (Lampi ?), come testimoniato dalla scritta incisa sul legno, artista conosciuto solo in questo contesto. La volta, molto ricca nel colore e nel panneggiare dei tendaggi sostenuti dagli Angeli, presenta al centro la Trinità. Sulla parete di fondo, in due finte nicchie decorate da volute, si stagliano le due imponenti figure di San Pietro sulla sinistra con il simbolo della chiave, e di San Paolo con la spada a destra. Tra i due Santi è situato un Crocefisso ligneo. Sulla parete sinistra è collocato un affresco staccato di artista popolaresco, la cui provenienza non è nota, raffigurante la Strage degli Innocenti. (es)