Descrizione:
La chiesetta di San Proto, con la liscia facciata sormontata dalla monofora campanaria, presenta una semplice struttura ad aula rettangolare da far risalire ai secoli XV-XVI, ma costruita sulla base di una cappella del IV secolo. Situato lungo il tracciato della antica via Gemina, che collegava Aquileia e Trieste, l'edificio deve la sua esistenza al culto di Proto, pedagogo dei tre fratelli Canziani e con loro passato a fil di spada ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano, e il martire Crisogono, vescovo di Aquileia e loro amico. Proprio i loro sarcofagi lapidei, così come testimoniato dalle epigrafi Beatissimo martyri Proto e Beatissimo martyri Chrysogoni,sono conservati all'interno, addossati alle pareti dell'aula.
La chiesetta di San Proto, con la liscia facciata sormontata dalla monofora campanaria, presenta una semplice struttura ad aula rettangolare da far risalire ai secoli XV-XVI, ma costruita sulla base di una cappella del IV secolo. Situato lungo il tracciato della antica via Gemina, che collegava Aquileia e Trieste, l'edificio deve la sua esistenza al culto di Proto, pedagogo dei tre fratelli Canziani e con loro passato a fil di spada ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano, e il martire Crisogono, vescovo di Aquileia e loro amico. Proprio i loro sarcofagi lapidei, così come testimoniato dalle epigrafi Beatissimo martyri Proto e Beatissimo martyri Chrysogoni,sono conservati all'interno, addossati alle pareti dell'aula.
Grazie anche ai ritrovamenti avvenuti nel corso degli scavi a partire dal 1960, è possibile vedere ricostruita la pianta dell'antico sacello, dal pavimento musivo policromo a disegni geometrici, tra i quali sono inserite figure di pesce, simbolo paleocristiano di Cristo. Sulla parete destra si trovano due frammenti del pavimento dell'aula del V secolo costituiti da tessere bianco-nere a motivi geometrici. In fondo, sopra la mensa marmorea, si trova una pala del 1847 che raffigura San Proto con i fratelli Canzio e Canziano, in vesti militari secondo la tradizione che li vuole soldati dell'esercito romano, e Canzianilla. Il dipinto è circondato dall'affresco di un finto altare in marmo con ai lati le statue monocrome di San Crisogono, sulla sinistra e San Proto sulla destra. (es)