Descrizione:
Villa Hinke si eleva, quasi completamente nascosta dagli alberi del parco ottocentesco, su una piccola collina a qualche centinaio di metri da quella che era una delle più importanti strade comunali. L'accesso avviene attraverso un viale che va ad aprirsi nell'esedra antistante il giardino rialzato.Sino agli anni Sessanta dell'Ottocento, sull'area insistevano solamente le fabbriche rustiche di un podere, sul cui terreno veniva coltivato un ampio vigneto. Nel decennio successivo il cambio di proprietà portò ad una rapida e decisa trasformazione dell'intera area. L'edificazione di una casa dominicale, la sua decisa caratterizzazione residenziale mediante l'organizzazione di un giardino, nonché i frequenti cambiamenti di proprietà, con il tempo allentarono gli originari legami con il po-dere e portarono alla scomparsa delle abitazioni coloniche, convertite progressivamente in edifici di servizio per la residenza.La comparsa della villa, nella seconda metà del secolo XIX, si accompagnò così ad una pre-cisa distinzione dei ruoli e degli spazi di competenza di ciascun fabbricato dell'area, che fece della casa dominicale il riferimento principale della possessione e che portò infine alla scomparsa della vecchia strada d'accesso, sostituita dal rettifilo della rampa del viale.Denominata "la Montagnola" a causa della posizione rialzata del complesso, agli inizi del Novecento la villa venne acquistata dal vice ammiraglio Giovanni de Hinke, e fu residenza della famiglia.Caratterizzato dalla posizione rialzata rispetto al piano di campagna circostante, l'edificio si affaccia su una terrazza lastricata antistante l'ingresso principale. Si sviluppa su tre piani, i primi due disposti simmetricamente rispetto l'asse centrale, e il terzo, costituito dal sottotetto, rialzato al centro sul lato della facciata anteriore. La simmetria della composizione è mantenuta anche ri-spetto l'asse verticale, sottolineato dalla perfetta sovrapposizione del portone d'ingresso e dei due balconi superiori, nonché dalle lesene laterali.Attualmente il parco e la villa si presentano in uno stato di completo abbandono. (ama)
Villa Hinke si eleva, quasi completamente nascosta dagli alberi del parco ottocentesco, su una piccola collina a qualche centinaio di metri da quella che era una delle più importanti strade comunali. L'accesso avviene attraverso un viale che va ad aprirsi nell'esedra antistante il giardino rialzato.Sino agli anni Sessanta dell'Ottocento, sull'area insistevano solamente le fabbriche rustiche di un podere, sul cui terreno veniva coltivato un ampio vigneto. Nel decennio successivo il cambio di proprietà portò ad una rapida e decisa trasformazione dell'intera area. L'edificazione di una casa dominicale, la sua decisa caratterizzazione residenziale mediante l'organizzazione di un giardino, nonché i frequenti cambiamenti di proprietà, con il tempo allentarono gli originari legami con il po-dere e portarono alla scomparsa delle abitazioni coloniche, convertite progressivamente in edifici di servizio per la residenza.La comparsa della villa, nella seconda metà del secolo XIX, si accompagnò così ad una pre-cisa distinzione dei ruoli e degli spazi di competenza di ciascun fabbricato dell'area, che fece della casa dominicale il riferimento principale della possessione e che portò infine alla scomparsa della vecchia strada d'accesso, sostituita dal rettifilo della rampa del viale.Denominata "la Montagnola" a causa della posizione rialzata del complesso, agli inizi del Novecento la villa venne acquistata dal vice ammiraglio Giovanni de Hinke, e fu residenza della famiglia.Caratterizzato dalla posizione rialzata rispetto al piano di campagna circostante, l'edificio si affaccia su una terrazza lastricata antistante l'ingresso principale. Si sviluppa su tre piani, i primi due disposti simmetricamente rispetto l'asse centrale, e il terzo, costituito dal sottotetto, rialzato al centro sul lato della facciata anteriore. La simmetria della composizione è mantenuta anche ri-spetto l'asse verticale, sottolineato dalla perfetta sovrapposizione del portone d'ingresso e dei due balconi superiori, nonché dalle lesene laterali.Attualmente il parco e la villa si presentano in uno stato di completo abbandono. (ama)