Indirizzo:
Descrizione:
La casa operaia con la caratteristica pianta ad 'H' rappresenta una delle tipologie maggiormente costruite nel quartiere di Panzano. Le prime abitazioni così realizzate risalgono al 1921 e furono progettate sotto la direzione dell'ingegnere Dante Fornasir.Questo tipo di casa di due piani fuori terra per un'altezza totale di 7 m, ospita otto abitazioni, ognuna delle quali è dotata di una cucina-soggiorno, due stanze da letto, un gabinetto, un corridoio, e l'ingresso indipendente.L'edificio è inserito in un ampio lotto regolare dal quale ciascuna delle abitazioni ricava un fazzoletto di terra adibito ad orto-giardino, di chiara ispirazione anglosassone.Su fondazioni in pietra e cemento profonde un metro nel terreno queste, e tutte le altre case operaie, hanno solai e pavimentazione in legno tranne che per la zona della cucina, del bagno e dei relativi corridoi che sono in cemento; i muri perimetrali ed i tramezzi sono in mattoni, il tetto è a falde inclinate con struttura in legno ricoperto di tegole curve, gli infissi sono in legno; vennero costruite già dotate di impianto elettrico, di smaltimento delle acque lorde e di acqua corrente da un rubinetto posto in giardino.Un basso basamento evidenziato semplicemente con l'intonaco, corre lungo il perimetro dell'edificio che è totalmente intonacato. Su di esso, graffiti di chiara matrice secessionista individuano delle decorazioni parietali geometriche che evidenziano gli elementi costruttivi come il tetto, la scala e le finestre.L'architettura rurale ha un'eco nel tetto ampiamente sporgente che poggia su puntoni lignei, nei due oculi ciechi ricavati nei frontoni dello stesso, nelle scale esterne con breve ballatoio che conducono agli appartamenti del primo piano e nell'inquadramento delle finestre che, con l'intonaco in rilievo, rievoca gli stipiti delle case contadine. (fc)
Descrizione:
La casa operaia con la caratteristica pianta ad 'H' rappresenta una delle tipologie maggiormente costruite nel quartiere di Panzano. Le prime abitazioni così realizzate risalgono al 1921 e furono progettate sotto la direzione dell'ingegnere Dante Fornasir.Questo tipo di casa di due piani fuori terra per un'altezza totale di 7 m, ospita otto abitazioni, ognuna delle quali è dotata di una cucina-soggiorno, due stanze da letto, un gabinetto, un corridoio, e l'ingresso indipendente.L'edificio è inserito in un ampio lotto regolare dal quale ciascuna delle abitazioni ricava un fazzoletto di terra adibito ad orto-giardino, di chiara ispirazione anglosassone.Su fondazioni in pietra e cemento profonde un metro nel terreno queste, e tutte le altre case operaie, hanno solai e pavimentazione in legno tranne che per la zona della cucina, del bagno e dei relativi corridoi che sono in cemento; i muri perimetrali ed i tramezzi sono in mattoni, il tetto è a falde inclinate con struttura in legno ricoperto di tegole curve, gli infissi sono in legno; vennero costruite già dotate di impianto elettrico, di smaltimento delle acque lorde e di acqua corrente da un rubinetto posto in giardino.Un basso basamento evidenziato semplicemente con l'intonaco, corre lungo il perimetro dell'edificio che è totalmente intonacato. Su di esso, graffiti di chiara matrice secessionista individuano delle decorazioni parietali geometriche che evidenziano gli elementi costruttivi come il tetto, la scala e le finestre.L'architettura rurale ha un'eco nel tetto ampiamente sporgente che poggia su puntoni lignei, nei due oculi ciechi ricavati nei frontoni dello stesso, nelle scale esterne con breve ballatoio che conducono agli appartamenti del primo piano e nell'inquadramento delle finestre che, con l'intonaco in rilievo, rievoca gli stipiti delle case contadine. (fc)